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Costruzione dell’identità personale in adolescenza

Ginecologia Redazione DottNet | 18/12/2018 12:28

L’adolescenza – diversamente dalla pubertà che è un fenomeno biologico – è una realtà prevalentemente culturale e quindi soggetta a tutte le trasformazioni legate al volgere della storia e al mutare dei costumi.

In adolescenza l’assunzione di un’identità di genere richiede la trasformazione del rapporto con i genitori, l’inserimento nei gruppi dei pari, l’avvio di relazioni sentimentali e sessuali e l’acquisizione di nuove competenze. L’adolescente, per portare a buon fine il processo di maturazione che le permetterà di acquisire la sua identità di donna, deve riuscire a compiere il passaggio dal principio di piacere, caratteristico dell’infanzia e del senso di onnipotenza sperimentato da bambina, al principio di realtà tipico dell’essere adulte, consapevoli dei limiti. Secondo Charmet (1999), è possibile raggiungere questo obbiettivo attraverso l’assolvimento di compiti evolutivi fase specifici che ogni adolescente si trova ad affrontare.

1) Separazione dalla nicchia affettiva primaria (famiglia d’origine): è un passaggio difficile e delicato che comporta l’indipendenza, mentale e affettiva, dalle figure dei genitori e dalle loro rappresentazioni mentali idealizzate. Ciò richiede la rinuncia ai vissuti di protezione e idealizzazione del proprio Sé assicurati dalla presenza onnipotente dei genitori. Inizia dunque un progressivo allontanamento già dalla preadolescenza: si allargano gli orizzonti, si incontrano nuovi amici e nuove figure di riferimento, i genitori non vengono più mitizzati e si iniziano a vederne i difetti, si sottopongono a critica. Incominciano a istaurarsi forti legami con l’amico o amica del cuore, facendo da ponte ad altre conoscenze, anche sentimentali.

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2) Mentalizzazione del corpo sessuato: si inizia a fare i conti con le trasformazioni del corpo che si susseguono in modo incontrollato e talvolta poco armonico. Il corpo che cambia costringe la preadolescente ad un lavoro di riconsiderazione e di rinnovamento dell’idea di sé. La mentalizzazione della corporeità erotica indica la necessità di costruire mentalmente una nuova immagine di sé a partire dalle trasformazioni significative del proprio corpo. L’adolescente deve gestire il passaggio da uno stato in qualche modo asessuato, alla condizione sessualmente matura e potenzialmente generativa. Inoltre, il corpo che si trasforma in maniera incontrollata e a volte non voluta spinge alcuni adolescenti a pratiche dolorose di recupero del controllo.

3) La formazione dei propri ideali: nascono gli idoli, i miti, che sono proiezioni dell’Ideale dell’Io sui miti e le icone del mondo adolescenziale, assai variabili per sesso e gruppi di appartenenza.

4) La nascita sociale: rappresenta il percorso verso un ruolo socialmente riconosciuto. Charmet la chiama anche “seconda nascita” che, dopo quella fisiologica, segna l’ingresso nel mondo adulto. Il punto di arrivo di questo percorso è nell’età adulta, ma durante tutta l’adolescenza si susseguono momenti e debutti provvisori, in situazioni e gerarchie gruppali diverse dalla famiglia.

Fonte: Charmet 1999

 A.N.LIT.COM.10.2018.4172

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